Aspettando la scuola media, tra timori e entusiasmo

Dopo cinque lunghi anni di scuola elementare l’anno prossimo andremo alle medie e per questo abbiamo deciso di intervistare la redazione di Ott@vonline, in merito alla nuova scuola che stiamo per affrontare.

Abbiamo chiesto ai nostri amici :

Che scuola hai scelto ?

Sei eccitato all’idea di cambiare scuola ?

Perché ?

Come pensi che saranno i tuoi nuovi compagni di classe?

ELISA B. = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché mi piace l’idea di cambiare scuola 4) Penso e spero che saranno simpatici.

MARTINA = 1) Italo Calvino 2) Non tantissimo 3) Perché saranno anni difficili e impegnativi 4) Penso che saranno simpatici ma anche non tanto

BIANCA = 1) Dante Alighieri 2) Sì 3) Perché farò nuove amicizie 4) Penso che molti saranno simpatici e altri non tanto

GIULIA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché mi sento più grande 4) Penso che saranno simpatici.

ALICE = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché mi piace fare nuove esperienze 4) Penso che saranno molto simpatici.

TEA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché raggiungerò un nuovo traguardo e imparerò nuove cose 4) Penso che saranno simpatici

ELISA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché conoscerò nuovi bambini e nuovi professori 4) Spero che saranno simpatici , amichevoli e non mi lasceranno mai sola

MICHELLE = 1) Italo Calvino 2) Sì tanto 3) Perché vorrei conoscere nuovi amici e spero di ritrovare nella mia classe delle mie amiche 4) Penso che alcuni saranno simpatici (la maggior parte)

SOFIA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché vorrei cambiare maestre e vorrei nuovi amici 4)Penso che alcuni saranno simpatici e altri un po’ troppo popolari e nerd

LUCA = 1) Italo Calvino 2) Non tanto 3) Perché secondo me è una scuola normale come tutte le altre 4) Spero che siano bravi

MASSIMILIANO = 1) Italo Calvino 2) Sì , sono abbastanza eccitato 3) Perché cambiando scuola conoscerò nuovi amici e nuove maestre 4) Penso che saranno simpatici

LUCA 1)Italo Calvino 2)Sì 3) Perchè conoscero nuove persone e nuove cose 4)Penso che saranno simpatici

NICOLO’ = ‘1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché non so cosa succederà 4) Penso che saranno abbastanza simpatici

CAROLINA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché mi piace che aumenti la difficoltà 4) Penso che saranno alcuni simpatici e altri non molto

ALICE = 1) Italo Calvino 2) Sì 3)Perché avrò nuove esperienze 4)Penso che alcuni saranno gentili e altri non tanto

MARIKA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché conoscerò nuove persone 4) Penso che saranno gentili

SEBASTIANO = 1) Italo Calvino 2) No 3) Perché devo lasciare i miei amici 4) Penso che saranno simpatici e altri arroganti

MATTIA = 1) Italo Calvino 2)Sì 3) Perché secondo me le medie sono belle ma difficili 4) Penso che saranno bravi

ALESSANDRA = 1) Italo Calvino 2) No 3) Perché mi piace la scuola dove sono 4) Penso che saranno arroganti

ARIANNA = 1) Italo Calvino 2) Sì 3) Perché farò nuove conoscenze e sono curiosa di come sarà la mia nuova scuola 4) Penso che saranno bravi e gentili ma che ci sarà anche qualche bullo

CECILIA = 1)Italo Calvino 2) Sì molto 3) Per sapere com’è fatta la mia nuova scuola e conoscere nuove persone 4) Penso che saranno gentili però a volte antipatici

SARA = 1) Scuola media di Gossolengo 2) Sì 3) Perché scoprirò nuove cose 4) Penso che saranno simpatici

MATTIA = 1) Italo Calvino 2) No 3) Perché secondo me è una scuola normale come tutte le altre 4) Penso che saranno simpatici e bravi

SULY = 1) Italo Calvino 2) No 3) Perché ho paura 4) Penso che saranno gentili

Elisa Bruzzi

Bianca Cabrini

Martina Guazzi

Balliamo al ritmo di Marshmello

Noi giornalisti di Ott@vonline ci siamo chiesti quale fosse il cantante preferito dalla nostra redazione. Facendo un’indagine abbiamo scoperto che il cantante preferito è Marshmello, cioè un cantante americano proveniente da Filadelfia.

Ha fatto diverse canzoni fra cui: Alone, Happier, Friends… Da una ricerca su Wikipedia abbiamo ricavato queste informazioni: Marshmello è un ragazzo di 27 anni nato il 19 maggio 1992, ha pubblicato 2 album ed è diventato famoso grazie al suo singolo Alone che parla della sua vita scolastica.

Dai giornalisti di ott@vonline Marshmello ha ricevuto solo 6 preferenze su 24, ma nonostante questo è il cantante più votato.

Dall’indagine svolta su questo campione, ridotto ma significativo, possiamo dedurre che questa star ha avuto e ha ancora una fama mondiale.

Poiché la musica è un elemento aggregante abbiamo deciso di ampliare la nostra inchiesta, chiedendo alla nostra redazione quale fosse la canzone preferita cantata da Marshmello.

Alone è risultata essere la preferita, con ben 13 preferenze, probabilmente perché parla di ragazzi come noi.

Insomma, anche se la vita scolastica può essere noiosa e stressante ispira i giovani di oggi.

(fonte foto lettera43)

Bianca Cabrini

Nicolò Losi

Massimiliano Contini

Luca Illica Magrini

Mattia Quarta

 

A tu per tu con Mr Google

Ad ott@vonline abbiamo avuto come ospite Claudio Bonetti, soprannominato da noi “Mr. Google” perché, per motivi di lavoro,  ha visitato la sede principale di Google in California.

Il signor Bonetti ci ha spiegato che Google è nato nel 1992 in California e lì lavorano persone molto giovani, a differenza di quanto avviene in Italia. Ad esempio ha incontrato un giovane informatico che ha partecipato alla missione della Nasa su Marte con la sonda InSight.

Google non è un social, è un motore di ricerca, il più usato, ha due inventori: Larry Page e Sergej Brin. Per andare a lavorare da Google bisogna sapere molto bene l’inglese. Nel mondo 100mila persone lavorano per Google, circa 2mila in ogni sede della compagnia.

Per lavorare in questo settore bisogna anche saper programmare, attività che si può imparare fin da piccoli. Per iniziare, il signor Bonetti ci ha consigliato un sito gratuito, che si chiama “Code.org”.

“Mr Google” ci ha parlato anche dei social, ad esempio ci ha spiegato che se postiamo frasi offensive o di altro genere, cancellarle non è così facile come può sembrare.

Se le nuove tecnologie possono esserci d’aiuto nella vita di tutti i giorni, dall’altro offrono alcune insidie.

Usare troppo a lungo oggetti tecnologici, come telefoni, pc, Play Station, rischia di danneggiare la nostra vista e il corpo.

In America esistono cliniche che curano i ragazzi dipendenti dai videogiochi. Molto diffuso, anche tra noi ragazzini, è l’utilizzo dei social.

Ci siamo confrontati sui social che usiamo ogni giorno e abbiamo notato che ne usiamo veramente tanti.

Meglio trascorrere il tempo insieme ai nostri amici a giocare.

Tea Bonetti

Sara Palma

Luca Illica Magrini

Dalla macchina da scrivere al computer

Nella libreria della scuola Don Minzoni c’è una macchina da scrivere: uno strumento ormai che non si trova più negli uffici ma che prima era molto diffuso.

Per i ragazzi che hanno 10 anni questo è un oggetto inusuale perché al giorno d’oggi, per scrivere, si usano telefoni, computer, tablet e tanti altri strumenti elettronici.

Abbiamo quindi deciso di fare una ricerca.

La macchina da scrivere oggi non si trova più perché è stata sostituita dal computer, ma qualcosa, di questo strumento del passato, è rimasto: la tastiera.

Nella nostra macchina da scrivere la W e la Z sono invertite perché il nostro è un vecchio modello.

Abbiamo scoperto che in Italia c’era un’importante industria di macchine da scrivere, la Olivetti, e che adesso si è trasformata in un’industria di computer.

Un maestro della scuola Don Minzoni ci ha fatto vedere un video dove addirittura c’è un concerto per orchestra e macchina da scrivere. Il brano si intitola The Typewriter (ovvero “macchina da scrivere” in inglese) ed è stato scritto nel 1950 da Leroy Anderson.

 

Marika Marchionni

Annibale arriva a Piacenza

Un genio militare, uno stratega: stiamo parlando di Annibale Barca, alla cui figura è stata dedicata una mostra a Palazzo Farnese.

Annibale, nato nel 217 a.C. a Cartagine, figlio di Amilcare, nel 221 a.C. ebbe il comando supremo delle forze della sua città-stato natale per conquistare la Spagna. Annibale fu uno dei migliori generali di tutti i tempi e compì imprese contro Roma nel 3° secolo a.C.

Una di queste si svolse proprio sul nostro territorio, ed è nota come la “battaglia della Trebbia”. Qui Annibale sconfisse le legioni romane guidate dal console Tiberio Sempronio Longo.

Un fattore importante nei successi iniziali di Annibale fu la diplomazia, con la capacità di ottenere la neutralità, e in molti casi l’appoggio, dei Celti e dei Galli.

I Romani non avevano idea del tipo di avversario che si trovavano di fronte e lo avevano sottovalutato, per poi rendersi presto conto dell’errore.

Luca 

Sebastiano

 

 

 

 

Area verde Don Minzoni, tempo di giochi all’aperto

La scuola Don Minzoni  dispone di un’ampia area verde dove gli alunni possono giocare e divertirsi.

I bambini fino alla terza elementare mangiano a mezzogiorno e giocano dalle 13 alle 14, mentre le quarte e le quinte hanno a disposizione l’area verde dalle 14 alle 15.

Il gioco più comune del secondo turno è “Schiaccia 3”. Consiste nel fare tre passaggi e al terzo schiacciare la palla su qualcuno; bisogna cercare di prenderla al volo così chi ha schiacciato viene eliminato. Se non la prendi al volo e vieni colpito, sei eliminato.

Però la 5A gioca anche a “tutti contro tutti”, un gioco di loro invenzione.

“Tutti contro tutti” consiste nel prendere la palla e cercare di colpire gli altri, però se la palla cade, gli altri la possono prendere e se invece la si prende al volo, chi l’ha lanciata è eliminato, ma se per caso un bambino elimina molti compagni e poi un compagno la prende al volo, gli altri sono liberi e lui è eliminato.

Invece i maschi a volte giocano a “pallamano”, sport che consiste nel dividersi in due squadre, c’è una “porta da calcio” e bisogna cercare di fare gol con le mani.

Però ci sono delle regole: prima di far gol bisogna passarla a un compagno e lui deve cercare di tirare e far punto.

A volte le bambine di quinta portano la corda e si sfidano a chi fa più salti. Questo gioco, che risale all’epoca romana, è antico ma sempre divertente ed ancora attuale. Insomma cambiano i tempi, il progresso ha cambiato la faccia del mondo, ma il modo di divertirsi resta in alcuni casi ancora lo stesso.

Cecilia Perazzoli

Arianna Zavattoni

 

 

Le notizie positive superano i confini di Piacenza

In questo periodo la scuola primaria Don Minzoni sta seguendo un progetto e-twinning con Spagna e Polonia che si chiama “positive news box“.

Tra notizia positiva e buona notizia c’è una differenza: la notizia positiva può trasmettere positività a tutto il mondo, la buona notizia non sempre ha questo potere.

Questo progetto consiste nel trovare notizie positive locali, nazionali, europee, globali.

Una volta scelta, la notizia viene caricata sulla piattaforma di e-twinning nel twin space di progetto.

Ad esempio la nostra classe ( 5 A ) ha già trovato varie notizie: una riguarda i ragazzi del catechismo della San Corrado, che sono andati a trovare gli anziani ospiti in una struttura residenziale della città.

Un’altra notizia è quella che il nostro viso ha 35 espressioni e 17 sono di gioia!

All’inizio solo la nostra scuola partecipava alle raccolta e diffusione di notizie positive. Ora però il progetto è cambiato e così partecipano anche altri due paesi.

Speriamo che le notizie positive possano contagiare l’Europa per favorire la convivenza tra popoli.

Arianna

Cecilia

 

La fuga di un papà dalla guerra

Nel 1992 un ragazzo di 23 anni, che viveva in Macedonia, non trovando lavoro decise di andare in Slovenia.

Erano anni molto difficili, perché nell’ex Jugoslavia c’era la guerra.

Passa l’anno 1998 e quel giovane, passeggiando in un parco, vide una rete con su scritto “Italia”.

In quel momento, pensò di scavalcare la rete, la prima volta non ce la fece, ma ci riprovò ancora e ancora. Dopo un po’ di tentativi riuscì nell’intento.

Una volta arrivato in Italia, riuscì anche a trovare lavoro.

Sua figlia, che oggi a 10 anni, ha detto:  “Se il mio papà non avesse scavalcato quella rete, io non sarei mai nata”.

 

Don Minzoni, una scuola d’arte e di cultura

La scuola Don Minzoni punta sull’arte e la cultura.

Molti maestri e maestre portano avanti l’arte dentro la scuola, ma soprattutto il maestro Giuseppe Favari.

Il maestro è figlio d’arte, infatti suo papà era l’artista Mario Favari.

Il maestro Giuseppe ci ha presentato tante forme artistiche, come Pollock, l’arte africana, pittori piacentini, dell’Emilia Romagna.

Pian piano ci siamo trasformati in piccoli artisti che condividono l’arte italiana con i paesi europei con cui siamo in contatto per i progetti Erasmus Plus.

Insieme agli studenti polacchi, nostri ospiti lo scorso ottobre, abbiamo disegnato dei fiori ispirandoci al pittore piacentino Bot. Fiori che rappresentavano l’amicizia tra la Polonia e l’Italia.

Sempre con i progetti Erasmus Plus abbiamo fatto le cards di Natale per la Croazia, Spagna, Slovenia, Polonia,Estonia,Romania e la Grecia.

 

Luca Maserati

Sebastiano Orsi

Mattia Pradelli

Il falò di Sant’Antonio illumina i volti e i cuori delle persone

Ogni anno il 17 gennaio si festeggia sant’Antonio e nella parrocchia San Corrado si accende un falò, per festeggiare la tradizionale benedizione degli animali.

I bambini hanno portato i loro animali domestici, i bambini che non hanno animali domestici hanno potuto portare un peluche.

La domenica precedente a quella di Sant’Antonio, le catechiste hanno detto ai bambini della parrocchia di scrivere un desiderio su un foglio di carta. Il foglio è stato poi lanciato nel fuoco del falò, con l’augurio di veder realizzato il desiderio.

La legna necessaria per l’accessione del falò è stata preparata nei giorni precedenti al 17 gennaio da alcuni papà della parrocchia.

La festa di Sant’Antonio è riuscita molto bene, erano presenti molti animali e molte persone, tutti con il sorriso stampato sul  viso, tutti con il cellulare in mano a fare foto e video.

Serate come questa hanno la funzione di illuminare anche il viso delle persone: stare insieme è sempre un buon modo di trascorrere il tempo, tanto più se ci sono anche i nostri animaletti.

La maestra Elvira ha raccontato a scuola che anche a Napoli si accende un falò ogni anno: una tradizione che si trova sia nel Sud sia nel Nord e che unisce tutta l’Italia.

Marika Marchionni